Cosa prevede la legge se muore il proprietario, su eredità, tasse e diritti dell’inquilino. Ecco una breve guida completa e aggiornata.

Cosa succede alla casa se il proprietario muore? Guida per eredi e inquilini
La morte del proprietario di un immobile è un evento che solleva numerosi dubbi, sia per gli eredi che per eventuali inquilini. Dalle procedure di successione agli obblighi fiscali, fino alla validità dei contratti di affitto, è fondamentale sapere come agire per evitare complicazioni.
Ecco una guida chiara e concisa su cosa prevede la legge in queste situazioni.
1. Il Subentro degli eredi: la casa fa parte dell'eredità
Al momento del decesso del proprietario, l'immobile entra a far parte del patrimonio ereditario. Gli eredi legittimi o testamentari possono scegliere se:
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Accettare l'eredità: In questo caso, diventano i nuovi proprietari dell'immobile. Entro 12 mesi dal decesso, dovranno presentare la dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate.
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Rinunciare all'eredità: L'immobile rimane nel patrimonio ereditario in attesa di nuove disposizioni.
Fino alla formalizzazione della successione, l'immobile non può essere venduto o affittato.
2. Tasse e oneri fiscali: gli obblighi per gli eredi
Gli eredi che accettano l'eredità devono farsi carico di diversi obblighi fiscali:
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Dichiarazione di successione: Obbligatoria entro un anno dal decesso.
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Imposte: Devono essere pagate l'imposta di successione (la cui aliquota varia in base al grado di parentela), l'imposta catastale e quella ipotecaria.
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Tasse comunali: In base alla normativa locale, possono essere tenuti a pagare IMU e TARI.
Se l'immobile era in affitto, gli eredi subentrano anche negli obblighi fiscali legati al reddito da locazione.
3. I diritti dell'inquilino: il contratto di affitto resta valido
La legge tutela l'inquilino, garantendo la continuità del contratto di locazione. Il decesso del proprietario non è un motivo valido per lo sfratto immediato.
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Il contratto continua: Le condizioni e la durata del contratto rimangono invariate.
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Gli eredi diventano i nuovi locatori: Assumono gli stessi diritti e doveri del precedente proprietario.
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Pagamento del canone: L'inquilino deve continuare a versare il canone, indirizzandolo agli eredi. Se sono più d'uno, è consigliabile stabilire un unico referente.
4. Quando si può chiedere lo sfratto?
Gli eredi possono avviare la procedura di sfratto solo in specifici casi, e sempre nel rispetto della legge:
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Scadenza del contratto: Inviando una regolare disdetta nei termini previsti.
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Motivi legittimi: Ad esempio, se hanno necessità di adibire l'immobile ad abitazione personale.
5. Caso particolare: l'inquilino che è anche erede
Se la persona che vive in affitto è anche uno degli eredi del proprietario, la situazione può cambiare. In questo caso, il contratto di affitto potrebbe decadere e l'erede potrebbe ottenere la disponibilità dell'immobile, previo accordo con gli altri coeredi.
In sintesi, la morte del proprietario attiva un processo che coinvolge diritti successori, obblighi fiscali e tutele per l'inquilino. Per orientarsi in modo corretto e prevenire contenziosi, è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto come un notaio o un avvocato specializzato in successioni e locazioni.
Antonio Ciccotti - agente immobiliare
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Antonio Ciccotti
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