Locazione a canone concordato: Quello che devi sapere

domenica 10 agosto 2025 Nessun commento
Inserito in: News Immobiliari
Locazione a canone concordato: Quello che devi sapere

Affitti a canone concordato: una guida completa per proprietari

 

Sei un proprietario di un immobile e stai pensando di affittarlo? Esistono diverse opzioni, e una di queste è il contratto di locazione a canone concordato. Si tratta di una scelta che, a fronte di alcune limitazioni, offre notevoli vantaggi fiscali. Vediamo insieme di cosa si tratta, come funziona e perché potrebbe essere la soluzione giusta per te.


 

Cos'è il contratto di locazione a canone concordato?

 

Il contratto di locazione a canone concordato è una tipologia di accordo per l'affitto di un immobile ad uso abitativo disciplinata dalla legge n. 431/98. A differenza dei contratti a canone libero, dove proprietario e inquilino stabiliscono l'affitto autonomamente, in questo caso il canone di locazione non è libero ma deve rientrare in un range di valori minimi e massimi stabiliti da accordi territoriali. Questi accordi vengono definiti tra le associazioni di proprietari e quelle degli inquilini a livello comunale.


 

Caratteristiche principali del contratto a canone concordato

 

 

Durata

 

La durata standard di questo tipo di contratto è di 3 anni, con rinnovo automatico di 2 anni (il cosiddetto "3+2"). Alla scadenza dei primi 3 anni, se il proprietario non invia una disdetta motivata con almeno 6 mesi di preavviso, il contratto si rinnova automaticamente per altri 2 anni.

 

Canone di locazione

 

Come accennato, il canone d'affitto non è libero. Il suo importo dipende da fattori specifici dell'immobile, come la sua metratura, la zona in cui si trova, la classe energetica e lo stato di manutenzione. Il canone deve essere calcolato seguendo le fasce di prezzo stabilite dagli accordi territoriali.

 

Assistenza obbligatoria

 

Per la stipula di un contratto a canone concordato, è obbligatorio che entrambe le parti si facciano assistere da associazioni di categoria (es. SUNIA, SICET, Federproprietà). Questo garantisce che il contratto sia redatto correttamente e che il canone rientri nei limiti previsti.


 

A cosa serve e quali sono i vantaggi per il proprietario?

 

Il canone concordato nasce con l'obiettivo di favorire la locazione, offrendo canoni più accessibili per gli inquilini e agevolazioni fiscali significative per i proprietari.

 

1. Riduzione dell’IMU e TASI

 

Una delle agevolazioni più importanti è la riduzione dell'IMU e della TASI (quest'ultima ormai abrogata in molti comuni) che può arrivare fino al 25%. Questo significa un risparmio diretto e tangibile ogni anno.

 

2. Cedolare secca agevolata

 

Scegliendo il contratto a canone concordato, puoi optare per la cedolare secca con un'aliquota ridotta. Invece del 21% prevista per i contratti a canone libero, l'aliquota scende al 10%. Un risparmio notevole sull'imposta sostitutiva, specialmente per chi dichiara redditi più elevati.

 

3. Sconto sull'IRPEF

 

Se non opti per la cedolare secca, puoi comunque beneficiare di una riduzione del 30% del reddito imponibile IRPEF derivante dall'affitto.


 

Come si fa un contratto a canone concordato?

 

Per stipulare un contratto a canone concordato, segui questi passaggi:

  1. Verifica gli accordi territoriali: Rivolgiti alle associazioni di proprietari e inquilini del tuo Comune per conoscere le fasce di prezzo e i criteri per il calcolo del canone.

  2. Calcola il canone: Determina l'importo del canone seguendo le tabelle e i parametri forniti dagli accordi territoriali.

  3. Redigi il contratto: Il contratto deve essere redatto seguendo uno dei modelli ministeriali previsti e deve contenere l'attestazione di conformità rilasciata dalle associazioni di categoria.

  4. Registra il contratto: Entro 30 giorni dalla firma, il contratto deve essere registrato presso l'Agenzia delle Entrate.


 

Il canone concordato conviene?

 

La risposta è sì, ma dipende dalle tue priorità. Sebbene il canone di locazione sia più basso rispetto al canone libero, i vantaggi fiscali possono compensare ampiamente la differenza.


 

Aumento dei canoni di locazione a lungo termine

 

 

A differenza dei contratti a canone libero che prevedono l'adeguamento annuale ISTAT, nel canone concordato l'aumento è vincolato. L'adeguamento ISTAT è comunque consentito, ma solo se espressamente previsto dal contratto e calcolato sul canone concordato, non su quello di mercato.

 

Se sei un proprietario, valutare il contratto a canone concordato è un'ottima strategia per massimizzare i tuoi guadagni nel lungo periodo, grazie ai notevoli risparmi fiscali. Un passo avanti per una gestione immobiliare intelligente e consapevole.

Hai già provato ad affittare con il canone concordato? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

 

Antonio Ciccotti  -  agente immobiliare 

 

Non riesci a capire quanto possa valere il tuo immobile?

 

Ecco come VALUTARE il tuo immobile GRATIS  in poco tempo 

 

Vai sul link   👇👇👇

https://agent.valutagratis.it/agenzia_4530

 

Contattami ora  

Cell. 3926124270

Antonio Ciccotti 

agente immobiliare Habitare 

Vico Pallonetto Santa Chiara ,38 .

(centro storico)  Napoli 

contatti : agenziahabitare@gmail.com

 

 
"Come vendere casa in tempi brevi e alle migliori condizioni di mercato a Napoli"
 
 
 
 I clienti raccontano di me ...
I clienti raccontano di me ...
Clicca qui  https://bit.ly/3zMk8Rc
Inserito da: Antonio Ciccotti
Tags:

Lascia un Commento

Benvenuto! Clicca su uno dei nostri assistenti per inviare un messaggio, vi risponderanno il prima possibile.

Chat via WhatsApp